Maggio 2015. Impetuoso ritorno del dollaro, in particolare nel rapporto di cambio EUR/USD che ha perso 4,5 figure, passando dal massimo di venerdì 15 a 1,1460 al minimo raggiunto dopo l’uscita dei dati sui prezzi al consumo Usa e dopo il cenno del ministro tedesco Scheuble ad un possibile ricorso per la Grecia con l’aggiunta di nuova divisa parallela all’euro.
Grecia che ormai è ad un passo dalla resa dei conti e che in settimana ha annunciato che non rimborserà la tranche da 300 milioni al Fondo monetario.
Il ritorno della volatilità sui cambi ha immischiato le materie prime con un ritorno dell’oro sui 1200 dollari l’oncia, mentre il petrolio torna sotto i 60 dollari al barile.
Parecchi movimenti anche nel comparto dei metalli non ferrosi che esce dalla lunga fase laterale che lo aveva contraddistinto nelle ultime settimane.
Il rame ha superato al ribasso la media mobile a 200 giorni raggiungendo quota 6143 dollari/tonnellata. Le quotazioni dell’alluminio si sono spinte a 1757 con un forwardation sotto i 40 $.
Un altro rialzo per Piazza Affari
Milano segna un altro solido rialzo nonostante i timori riguardanti la Grecia. Il listino milanese, trainato dai segnali positivi sull’andamento dell’economia e dall’intensificazione del programma di Qe da parte della Banca centrale europea, ha chiuso l’ottava con l’indice Ftse Mib a +1,31% a 23.871 punti, All Share + 1,27%.
Da sottolineare il crollo di Monte Paschi (-13,46%) alla vigilia dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro che partirà da domani (lunedì 25 maggio) alla riapertura del mercato.
Nel risparmio gestito Azimut perde il 6,24%. I dati sulla crescita dei consumi favoriscono gli energetici con Enel che segna un +4,85%.
Con gli ottimi dati sull’andamento del mercato europeo dell’auto nel mese di aprile. Il titolo Fiat Chrysler guadagna il 6,59%. Segni più anche per Cnh (+5,46%), Luxottica (+5,04%), Stm (+4,28%) e Mediaset che guadagna il 3,03%.
