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L’incertezza della Brexit agita i mercati

Incertezza della Brexit12 Giugno 2016. L’interesse mondiale attende inquieto l’esito del referendum inglese, un piccolo assaggio dell’ipotesi Brexit dalla Ue l’abbiamo percepita nell’ultima seduta di venerdì 10, con le borse europee che hanno bruciato 174 miliardi solamente restando in balia dei sondaggi.

La prossima settimana si annuncia essere caratterizzata da una forte volatilità. Gia da domani il calendario economico ci ricorda il rilascio dei dati cinesi sulla produzione e vendite,

al fatidico appuntamento della Fed di mercoledì 15, alla riunione della Bank of Japan e Bank of England. Il tutto condito con le aste in Italia e Germania e diversi dati macroeconomici. Prima del referendum della Brexit, nella giornata di giovedì 16 giugno, c’è l’appuntamento con l’Eurogruppo in Lussemburgo.

Facendo un piccolo passo indietro sull’ottava appena trascorsa, notiamo la decisa risalita del greggio che ha raggiunto un nuovo massimo annuale a 51,67 dollari al barile con il Petrolio WTI e a 52,85 col Brent, prima di correggere di un paio di dollari nella giornata di venerdì. Bene anche l’oro, il metallo prezioso ha chiuso a 1275 dollari l’oncia. Mentre nel forex è rimasto indifferenze alle oscillazioni il cambio euro dollaro che si è mosso con accortezza in attesa della prossima riunione della Fed. Quest’ultima, dai rumors, pare proprio che attenderà l’esito del referendum prima di ritoccare i tassi d’interessi.

Da un report rilasciato da Unicredit, la domanda dei titoli di Stato dovrebbe restare sostenuta nella prossima settimana, mentre a causa dell’immobilismo delle banche centrali i movimenti valutari dovrebbero essere limitati, con il biglietto verde debole rispetto le divise principali.

L’incertezza sul referendum della Brexit potrebbe avere forti ripercussioni sulla borsa londinese, con effetti sui cambi potrebbero averlo gli hedge fund inglesi che rischiano di ritrovarsi stretti nella speculazione sterlina su euro.

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