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La salita infinita che preoccupa i mercati

Salita infinitaDicembre 2012. Piazza Affari brinda ad un'altra settimana positiva consolidando gli ottimi guadagni dell'ottava precedente, tutto è stato più facile per il calo dello spread tra Btp e Bund che si è ridotto ai minimi attestandosi appena sopra i 310 punti, praticamente i rendimenti più bassi degli ultimi due anni.

Eppure la morsa della crisi economica non molla. La disoccupazione aumenta, i consumi sono in calo, così come è diminuito il risparmio delle famiglie per la crescita del costo della vita. Ed anche se nelle ultime due settimane la borsa italiana ha chiuso in positivo con più che buoni risultati dei bancari, si diffonde sempre più il tasso di tormento bancario.



Evidente segnale che questa recessione economica è una salita infinita destinata ad accompagnarci ancora per molto tempo. Probabilmente ampiamente sottovalutata, sia dal Governo che dal Tesoro, sia dalla Bce che dall'intera Eurozona.

Tuttavia gli investitori esistono e continuano a collocare il proprio denaro, investire oggi con pochi soldi è possibile, basta solo conformarsi alle nuove regole dei mercati.

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I mercati sono tornati inaspettatamente in allarme dopo l'accordo europeo sulla Grecia e in vista del prossimo accomodamento tra repubblicani e democratici americani per sfuggire al fiscal cliff.

L'azionario è indirizzato verso i massimi annuali e le commodities proseguono il rimbalzo, in alcuni casi con un ben visibile ritorno all'acquisto da parte dei fondi di investimento. Ad obiezione del petrolio, sempre al di sotto dei 90 dollari per barile e dell'oro, che in quest'ultima settimana ha subito pesanti vendite chiudendo in prossimità dei 1730 dollari l'oncia.
In ambito valutario in rialzo la divisa europea (+0,39%) a quota 1,30 nei confronti del dollaro americano.

Piazza Affari ha chiuso con l'indice Ftse Mib a +1,11% a 15.808 punti, guadagnando alla grande in una sola seduta ma chiudendo le altre quattro in negativo. La strategia della borsa milanese si è basata principalmente sulle dinamiche d'oltreoceano, illudendosi, come tutte le altre borse, un accordo negli Usa per evitare il fiscal cliff.

Sul listino italiano si mettono in mostro le banche popolari, promosse dallo studio di una banca d'affari, con immediato effetto benefico sulle quotazioni. Bper registra un sorprendente +10,31% e Bpm un ottimo +6,48%. Male solo il Banco Popolare (-0,52%), che è finita nel mirino delle agenzie di rating per verificarne lo stato di salute.

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