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Londra fuori dal Club Tripla A

Londra fuori dal Club Tripla A Febbraio 2013. Dopo Parigi anche Londra si è vista togliere la tripla A da Moody's, le problematiche sulla crescita in Europa si allargano contagiando Paesi considerati meno a rischio. Solo Germania, Olanda, Finlandia e Lussemburgo rimangono nell'esclusivissimo Club Tripla A.

Il 23 febbraio 2013 è giunto il turno della Gran Bretagna di abbandonare il prestigioso Club. Un declassamento che ha scosso la City

, diventerà quindi interessante osservare il comportamento della borsa londinese nel corso della prossima settimana. Per Londra il Pil, quest'anno, dovrebbe crescere dello 0,9% e il deficit fermarsi al 7,4%.

Ma è sempre Atene a preoccupare maggiormente l'Eurozona, il quadro economico greco è considerato in assoluto il più pericoloso.

Mercati condizionati dall'Italia e Fed
Tutta l'Europa ha gli occhi puntati sui risultati elettorali italiani e il possibile cambiamento di politica monetaria della Federal Reserve. Quest'ultimi hanno prodotto un rafforzamento della valuta americana, di nuovo sotto 1,32 contro l'euro, ed ha colpito duramente i metalli preziosi: l'oro ha chiuso a 1.580 dollari per oncia e l'argento 28,50.

Delusione dal rientro sottotono dei trader cinesi che, dopo i festeggiamenti del capodanno, hanno disingannato per la totale mancanza di acquisti.

Piazza Affari è stata frenata dalle elezioni, i timori del voto hanno riportato lo spread sopra i 290 punti, il Ftse Mib ha perso l'1,56% a 16,233 punti e l'All Share l'1,57% a 17.199.

Per Milano la settimana appena conclusa è caratterizzata dall'attesa, con il rosso di giovedì 21 e il rimbalzo di venerdì. A testimoniare che, fino a quando non si avranno elementi di stabilità politica e di governo, gli indici di borsa continueranno a ballare. Inoltre, il mercato deve fare i conti con le ultime stime della Commissione europea che ha annunciato il posticipo della ripresa nella zona euro, a conferma che il 2013 sarà ancora nel segno della recessione economica. A rincarare la dose è il dato relativo al tasso di disoccupazione in Italia, che pare destinato a salire fino al 12% nel 2014.

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