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Mercati nel Caos

Mercati nel CaosMaggio 2012. Ci troviamo nel bel mezzo di un buco nero, in quella che viene definita la "tempesta perfetta". Un momento cruciale per il futuro della moneta unica Europea e non solo.

La settimana appena trascorsa ha visto fallire tutti i tentativi di costituire un governo ellenico, cresce quindi l'ipotesi di un'uscita della Grecia dalla eurozona e, di conseguenza, getta i mercati nel caos che hanno continuato a liquidare le posizioni in acquisto in attesa di ricevere informazioni più chiare.



I tempi di risposta politici richiedono tempo, il tempo equivale a denaro, quasi superfluo sottolineare la posizione difficile che stanno vivendo molti investitori che si affidano ancora a strutture tradizionali. Ragionamento totalmente diverso per chi si autogestisce con piattaforme di trading online come i mercati delle valute.

Trading Metalli e Valute
L'oro è risalito da 1.520 a 1.590 dollari l'oncia. Le materie prime industriali rimangono in prossimità dei minimi e non sono da esludere nuovi ribassi nelle prossime sedute.
Il rame ha subito le perdite maggiori, anche in vista di una probabile diversione di stock dalla Cina in Corea, il metallo rosso ha registrato una forte contrazione della backwartdation, passata da 100 a 50 $ sul cash 3 mesi.
Male anche lo zinco, mentre il nickel ha oscillato attorno a quota 17.000.
Bene l'alluminio che ha guadagnato rispetto venerdì scorso chiudendo a 2.060 dollari.

Continua il deprezzamento dell'Euro nei confronti del dollaro americano. Perdita del 1,3% dall'inizio dell'anno e che pare essere destinata ad aumentare, a meno che, dal G8, non giungano nuove voci confortanti sulla sorte della Grecia.

Dalla Borsa italiana
Settimana nera per Piazza Affari, segnata da cinque ribassi consecutivi per gli indici, e ondate di vendite sui titoli bancari che pagano i timori legati alla Grecia e al debito spagnolo.
Mai così male quest'anno il Ftse mib che ha chiuso con un -7,09% a 13.048 punti. L'All share ha perso il 6,97% a 14.044 punti.

I titoli bancari sono quelli che pagano maggiormente il pessimismo greco e spagnolo:
Mediolanum -20,6%. Unicredit -12,9%, Ubi - 12,48%, Monte dei Paschi di Siena -11,9%, Intesa -6,5%.

Nel comparto energetico solo A2A si salva con un +1,92%, tutti gli altri subiscono il caos generale registrando:
Green Power -8,9%, Enel -5,3%.

Nel settore industriale male il titolo Buzzi che perde il 9% e Finmeccanica che perde il 2,4%, anche se ha recuperato nel fine settimana.

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