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Sbalzi dei prezzi fuori controllo

Sbalzi dei prezzi fuori controlloAgosto 2015. Ultima ottava del mese particolarmente sofferta a causa di forti ribassi sulla borsa azionaria di Shanghai che in tre sedute ha perso più del 20%.
Gli sbalzi dei prezzi hanno avuto un effetto domino sia sulle borse asiatiche che su tutti i principali listini occidentali. Negli Usa, nella sola giornata di lunedì, hanno assistito ad un ribasso del 7% rispetto alla chiusura del venerdì precedente dell’indice S&P 500, che ciononostante si è ripreso rapidamente contenendo le perdite attorno al 3,5%.



Il tasso di cambio euro dollaro ha toccato 1,17 (nella giornata di lunedì) per poi scendere in area 1,12.

Le vendite hanno investito pure il comparto delle materie prime, che già erano reduci da una settimana negativa, quindi si è riscontrata una nuova scivolata del greggio sotto i 40 dollari al barile.
Tra le commodities colpiti e affondati anche rame, zinco e nickel. Il metallo rosso è finito sotto i 5000 dollari. Lo zinco sotto i 1700 dollari e il nickel ha sfiorato i 9000 dollari.

Difficile fare delle previsioni per i giorni avvenire, è molto probabile che questi sbalzi dei prezzi si ripresentino anche la settimana prossima. Quindi prudenza è la parola d’ordine prima di prendere posizioni o chiudere quelle esistenti.

La settimana di Piazza Affari

Il listino milanese chiude in positivo, ma la giostra dei prezzi ha angosciato gli investitori. L’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,14% per merito dei dati del Pil americano (cresciuto oltre le attese) e da un listino che fortunatamente alla fine dell'ottava ha visto più segni più di quelli meno. Su tutti spicca il +13,01% di Saipem. Quasi tutti i titoli energetici chiudono in positivo. Bene anche i bancari, Intesa Sanpaolo fa un buon +2,59%. Ferragamo il peggiore del listino con -4,3%.

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