Gennaio 2013. Dopo un avvio di settimana lento e impacciato, per colpa dei dati deludenti sull'occupazione e del settore immobiliare americano, sono gli stessi Stati Uniti a dare una scossa ai mercati per merito degli ottimi dati USA di giovedì. La scarica è proseguita anche per la pubblicazione delle statistiche cinesi sul Prodotto Interno Lordo e produzione industriale, anch'esse al di sopra delle aspettative.
La reazione è stata immediata per il petrolio che è salito a 95 dollari barile, supportato anche dai tragici eventi nel campo di In Amenas in Algeria.
Nella prima parte della settimana, i preziosi, hanno subito qualche presa di beneficio per poi chiudere in rialzo con l'oro nuovamente attorno a 1700 dollari l'oncia.
Dal fronte delle valute, la divisa unica si è riportata sopra 1,33 contro il dollaro americano.
Rallenta la borsa italiana che comunque conferma il trend positivo chiudendo in rialzo per la terza settimana consecutiva dall'inizio dell'anno.
L'indice Ftse Mib segna un +0,30% a 17.554 punti, l'All Share registra un +0,42%.
A dispetto dei dati positivi, quest'ultima settimana per Piazza Affari, è stata un'ottava molto sofferta, perché continuamente messa sotto stress da incessanti sali e scendi giornalieri che hanno alzato la tensione. Dopo il forte rialzo precedente si sono viste delle importanti prese di beneficio, ma anche ricopertura sui titoli non curati. Il voltaggio ha ripreso i livelli standard quando la Banca Mondiale ha presentato gli ultimi dati economici sulle stime per l'anno in corso.
I big della settimana borsistica milanese
+10,18% per Fiat, vera protagonista a più riprese dell'ultima ottava, merito dell'avvio del salone di Detroit, l'annuncio della produzione di Jeep in Cina, il sodalizio con Madza per la nuova spider Alfa in Giappone e per la promessa di ritorno al pareggio in Italia e in Europa entro il 2016.
Titoli di lusso promossi dagli analisti, in evidenza il +9,90% di Ferragamo e il +5,65% di Tod's.
Da segnalare un definitivo +9.90%, anche se l'andamento è stato a singhiozzo, di Mediaset.
