Dicembre 2013. Volatilità ancora contenuta, in vista delle festività del ringraziamento e del seguente Black Friday, il giorno dedicato agli sconti pazzi dei grandi magazzini che dovrebbero coincidere con la ripresa economica americana.
Nell'ultima settimana di novembre non sono mancati i colpi di scena: l’indice azionario SP500 ha registrato un nuovo record sopra 1800, mentre la divisa nipponica ha ripreso a scendere in caduta libera contro il biglietto verde. La sterlina
, al contrario, ha messo a segno un deciso rialzo dopo che la Banca d’Inghilterra ha anticipato l’organismo bancario centrale statunitense nel rientro dalle politiche di quantitative easing.
Tra i preziosi da segnalare la debolezza dell’oro, ancora sotto i 1250 dollari l’oncia nonostante la divisa unica abbia ripreso quota 1,36.
Dalla borsa valori
Nella settimana nella quale l’Istat certifica che il livello d’inflazione a novembre in Italia ha toccato il minimo dell’ottobre 2009, Piazza Affari chiude in rialzo con l’indice Ftse Mib a +1,06% sopra quota 19 mila punti.
A trainare il listino milanese sono banche e lusso, malgrado il crollo di Mps (-11,68%).
In evidenza Geox (+19,62%), Ferragamo (+6,32%), Tod’s (+6,31%).
Dati produzione, timidi segnali di ripresa
Secondo Confindustria lo scorso mese di novembre si è chiuso con un aumento dello 0,4% su ottobre.
Gli ordini in volume hanno segnato un aumento dello 0,5% su ottobre e dell’1% su novembre del 2012.
Da precisare che rispetto al picco registrato prima della recessione economica il livello di attività è inferiore del 24,8%.
I nuovi mostri monetari
Burundi, Kenya, Uganda, Tanzania e Ruanda hanno firmato un protocollo d’accordo che potrebbe dare vita, tra circa una decina d’anni, ad una nuova moneta unica dell’Africa orientale.