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Tassazione plusvalenze sul Forex

Tassazione plusvalenze sul ForexPrecisiamo subito che dalla normativa vigente in Italia la legislazione non tassa eventuali plusvalenze ricavate sul Forex.
Questo è uno degli aspetti più incentivanti per tutti coloro che sono interessati ad investire oggi nel mercato dei cambi.

La deregolamentazione valutaria è entrata in vigore nel 1990, essa dice che sia in Italia che all’estero gli operatori sono autorizzati a:

  • Costituire o detenere conti e depositi di valute estere presso banche autorizzate.
  • Tenere titoli e altri valori mobiliari esteri.
  • Rilasciare e richiedere linee di credito in valute estere e in euro.
  • Eseguire con contropartite estere operazioni in cambi a pronti, a termine o con opzione.
  • Regolare obbligazioni assunte con altri residenti in valute straniere.
  • Esportare mezzi di pagamento, titoli di credito, valori mobiliari in valute estere e in euro.
  • Il D.L.G. del 24/2/98 n.58 stabilisce che l’intermediazione nei cambi non è uno strumento finanziario ma uno strumento accessorio.
  • Le posizioni ultragiornaliere comportano la chiusura della posizione e la riapertura automatica, per cui non c’è una giacenza continuativa del deposito.

Quindi, per i motivi sopra esposti nulla vieta agli investitori italiani di eseguire degli acquisti all’estero trasferendo valuta. Per la legislazione italiana il deposito di valuta presso un broker è solo un deposito di garanzia.

Quando vengono tassati
La legislazione fiscale tassa solamente le plusvalenze derivanti dalla cessione delle valute di cui si sia acquisita o mantenuta la disponibilità per finalità di investimento.
Questo avviene tutte le volte che le valute sono immesse in depositi o conto correnti, o hanno sostituito oggetto di cessione a termine, che si verifica solo nel caso in cui la giacenza massima è superiore a 51.645 euro (circa 100 milioni di lire) per almeno 7 giorni lavorativi. Solo in questo caso bisogna indicare le plusvalenze realizzate nella dichiarazione dei redditi.

Tassazione capital gain è la plusvalenza tra la differenza tra il prezzo alla cessione e il costo d’acquisto. Il prelievo e il versamento dell’imposta sono a carico del broker. Esistono degli intermediari che mostrano il totale del profit/loss che a questo punto risultano essere a carico del cliente.

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