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Piazza Affari ancora claudicante

Piazza AffariMaggio 2015. Piazza Affari ancora claudicante registra il terzo ribasso consecutivo, in coda alla flotta dei principali mercati azionari che riescono a segnare una variazione positiva.

Nelle ultime sedute di negoziazione sono emersi ancora dubbi tra gli operatori, l’incertezza è motivata sia dai deludenti dati macro trimestrali sia dagli insoddisfacenti numeri delle grandi corporation.

In questo contesto il mercato azionario Usa è comunque riuscito a difendersi bene, con lo SP500 che ha tenuto l’area 2050. Tra le commodity l’oro si è riportato sui 1270 dollari l’oncia, ma la volatilità ha interessato il petrolio.

Infatti, il greggio, ha vissuto una settimana molto movimentata: dal cambio ai vertici in Arabia Saudita al mega incendio che in Canada ha interessato anche le sabbie bituminose dell’Alberta. Event Trading che gli hanno consentito al petrolio Wti di chiudere a 46 dollari al barile.
Dal fronte del forex, la moneta unica, dopo avere navigato per quasi tutta l’ottava a 1,14 contro il dollaro Usa, nel pomeriggio di venerdì è scesa a 1,13.

Nel comparto dei metalli il rame è apparso in difficoltà, a complicargli la vita i dati sulla bilancia commerciale cinese che gli hanno stretto il movimento per poi farlo scendere fino a 4600 dollari.
Lo zinco ha oscillato intorno ai 1900 per poi finire la corsa a 1875. Vendite importanti anche sul nickel e l’alluminio, il primo scende nuovamente sotto quota 9000 a 8600. Il metallo leggero chiude le contrattazioni a 1540 dollari per tonnellata.

I titoli bancari pesano sulla Borsa milanese
Un’altra doccia fredda per Piazza Affari che resta zavorrata dai bancari. Il principale indice di Borsa Ftse Mib cede lo 0,64% a 17.729 punti (equivalente al -5% complessivo nelle ultime tre settimane), mentre l’All Share scende dello 0,49%.

Eppure i dati macroeconomici facevano indurre ad un esito migliore, a partire dal buon supporto dalle previsioni positive del Fmi sull’economia della Germania e dall’assestamento del prezzo del greggio. L’aumento del Prodotto interno lordo in Italia dello 0,3%. Tutto questo non è bastato per chiudere in rialzo, perché i titoli bancari hanno letteralmente fatto sprofondare il listino.
Il prossimo aumento di capitale e un trimestrale in rosso fanno perdere al Banco Popolare il 18,36%. Monte Paschi -13,43%, Carige -12,67%.

Piazza Affari si consola con una buona performance del comparto del lusso, con Yook  che guadagna un buon +12,42%, Ferragamo +9,86%. Mentre Tod’s lascia il 4,30%. Bene il titolo Fiat Chrysler che sale dell’1,86%.

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