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Piazze europee spinte dalla Fed

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Piazze europee spinte dalla FedDicembre 2015. Il primo tanto atteso rialzo dei tassi d’interesse in Usa è piaciuto ai mercati. Come promesso, dopo nove anni, la Federal Reserve ha incrementato il tasso di un quarto di punto, la reazione iniziale dell’azionario è stata positiva, poi l’indice SP500 ha nuovamente corretto verso i 2.000 punti.

La Borsa di Milano come tutte le principali piazze azionarie europee sono stante spinte in rialzo dalla decisione della Fed.

Azioni bancarie a rischio deprezzamento

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Azioni bancarie a rischio deprezzamentoDicembre 2015. Ci sono circa 16 miliardi di euro di azioni di banche, medie e piccole, sui mercati non regolamentati che rischiano di deprezzarsi nei prossimi mesi oltre ad essere soggetti al tanto temuto bail-in.

La stima è stata fatta da Consultique, società di consulenza finanziaria indipendente che svolge analisi di mercato per conto di diversi istituti di credito. La valutazione è stata fatta prendendo in considerazione il capitale netto (il primo a rispondere di eventuali detrazioni) sia con le nuove che con le vecchie regole.

Quali sono le banche coinvolte?

Cola a picco il prezzo del petrolio WTI

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Cola a picco il prezzo del petrolioDicembre 2015. L’euro ha superato quota 1,1030 contro il dollaro Usa, in parallelo col calo dello SP500.
Il mercato azionario a stelle e strisce è sceso verso i 2.000 punti, proprio mentre si avvicina la data dell’incontro della Fed programmato per il prossimo 16 dicembre, riunione che dovrebbe portare al rialzo dei tassi d’interesse, e la scadenza tecnica delle opzioni di venerdì 18, con smisurati quantitativi di put a rischio di dichiarazione.

Tra le materie prime tiene sempre banco il meeting dell’Opec

Rimbalzo dell’Euro contro l’USD

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Rimbalzo dell'Euro contro l'USDDicembre 2015. L’indebolimento del biglietto verde arresta la diminuzione delle materie prime. La prima ottava del mese è stata caratterizzata dal rimbalzo dell’Euro, ritornato sopra 1,09 contro l’USD. Così come la riunione della Banca centrale europea ha tradito le attese. Nella giornata di venerdì il dato sul mercato del lavoro Usa ha ribadito il probabile rialzo dei tassi per il giorno 16 di questo mese.

Il calo del dollaro frena la discesa delle commodities, ma il rimbalzo ha avuto portate diverse.

Intervento governativo sui metalli non ferrosi

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Intervento governativo sui metalli non ferrosiNovembre 2015. La partenza negativa di questa ottava faceva presagire scenari ribassisti. Ad avvalorare la tesi c’era anche in programma la festa del Ringraziamento che tradizionalmente rappresenta un momento critico per gli scambi ridotti. Invece nella giornata di giovedì 26, i cinesi, costretti dalle richieste di intervento governativo dell’associazione dei metalli non ferrosi, hanno chiuso parte delle posizioni in vendita.

Il movimento più evidente è stato quello del nickel, che è balzato da 8.300 a 9.200 dollari per tonnellata, nella giornata di venerdì’ 27 i produttori cinesi hanno annunciato tagli per 15.000 tonnellate in dicembre e una riduzione di output del 20% per l’anno prossimo.

Mercato ancora pessimista

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Mercato ancora pessimistaNovembre 2015. Il taglio ai tassi overnight della banca centrale cinese non è servito a stimolare un mercato ancora pessimista. I fondi d’investimento cinesi stanno puntando su un ribasso del metallo rosso per replicare il trade di gennaio, magari riuscendo anche a sfruttare la scadenza delle opzioni LME del prossimo 2 dicembre.

In una settimana ancora sconvolta dagli attentati di Parigi, il cambio EUR/USD è sceso sotto 1,07.

L’economia che arranca nella zona euro

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L'economia che arranca nella zona euroNovembre 2015. L’ottava inizia negativamente per le commodities e finisce peggio, a causa del calo degli indici azionari e dal sconfortante quadro macroeconomico.
Il dato sul Pil dell’area euro evidenzia un rallentamento dei già tenui segnali di ripresa e un calo dell’inflazione. Ad amplificare le preoccupazioni è sufficiente pensare al brillante dato sul mercato del lavoro Usa di sette giorni prima. Lo SP500 è tornato sui 2000 punti, perdendo circa il 3%, il greggio è in calo del 5% a 42 dollari al barile. Scende anche l’oro a 1180 dollari l’oncia.

Toro d’argilla cinese

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Toro d'argilla cineseNovembre 2015. Sui listini asiatici l’atteggiamento è rialzista, ma è speculazione e non una crescita delle aziende quotate in borsa. Dopo il tonfo nella scorsa estate quando Pechino ha spaventato l’economia reale, troncando la galoppata borsistica che non trovava corrispondenze in un  aumento dei profitti aziendali, sulle borse cinesi è tornato il toro.
Da quest’estate sia Shanghai che Shenzhen hanno recuperato il 20%, ma questo mercato rialzista è avvenuto malgrado nel terzo trimestre i guadagni di Shanghai sono stati nettamente inferiori alle stime. Il toro d'argilla cinese è un orso, una corsa ribassista che ha trovato conferma negli investitori stranieri,

Bail-in l’ennesimo privilegio delle banche

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Bail-in l'ennesimo privilegio per le bancheNovembre 2015. Dal primo gennaio 2016 entrerà in vigore anche in Italia il Bail-in, il prelievo forzoso dai conti correnti con un saldo superiore a 100mila euro, l’ennesimo privilegio delle banche le quali potranno rifarsi direttamente sui propri clienti in caso di dissenso finanziario.

  • Quindi un fallimento dell’istituto bancario coinvolgerà il saldo eccedente dei correntisti e azionisti che detengono obbligazioni di quella banca.

Nuovo rafforzamento del dollaro americano

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Nuovo rafforzamento del dollaro americanoNovembre 2015. Nell’ultima ottava del mese di ottobre tutti gli occhi erano puntati sulla riunione della Federal Reserve e sulla presentazione del piano quinquennale del partito comunista cinese. La banca centrale degli Stati Uniti ha fatto intendere che è possibile un rialzo dei tassi d’interesse in dicembre, mentre Pechino ha rivisto la politica del figlio unico, evento epocale che non ha inciso direttamente sulle materie prime.
Il dopo Fed ha visto un nuovo rafforzamento del dollaro americano fino a 1,09 contro la moneta unica, per poi chiudere a 1,10.

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