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Gennaio 2012. In una settimana dove le banche hanno guadagnato terreno e i mercati hanno vissuto un confortevole rialzo. Le brutte notizie arrivano dal forum degli economisti che si è tenuto a Davos. I quali pronosticano chi sarà la prossima vittima sacrificale della crisi europea.
Dopo la Grecia sembra che sia arrivato il turno del Portogallo.
Atene uscirà dall'euro entro la fine di quest'anno in compagnia del Paese lusitano che la seguirà a ruota. Secondo le teorie di Kenneth Rogoff, docente alla Haward University, sarà Lisbona a dover avviare la ristrutturazione del debito.
Gennaio 2012. Dopo un 2011 caratterizzato dalla crisi europea e dalle tensioni sociali tutti si chiedono: cosa succederà nel 2012? Finirà la crisi finanziaria?
Dicembre 2011. Mentre cresce la tensione dei mercati dopo l'inconcludente summit europeo, aumentano le quotazioni degli investitori che puntano sulle
Dicembre 2011. La settimana borsistica appena trascorsa è stata particolarmente discontinua e altanelante, dopo un buon inizio i mercati sono ritornati sotto pressione consapevoli che il salvataggio dell'euro dipende dalla politica. Molto probabilmente è proprio questa consapevolezza che genera nervosimo e allarmismo, al punto da renderci folli dal sindromo di neurolandia.
Novembre 2011. La prima settimana del mese è stata caratterizzata dal G20 di Cannes, dalla grande confusione dei mercati che hanno coinvolto direttamente Grecia, Italia e via via tutti gli altri in un'infinita serie di colpi di scena degna del più grande sceneggiatore di telenovele.
Ottobre 2011. Tutti i giorni ci viene ricordato come il nostro Paese sia risucchiato in un vortice senza fine. I dati che ci vengono mostrati sono sempre più allarmanti. L'Italia pare che si sia fermata e che addirittura potrebbe scivolare in una