Trading Notizie

Lunedì 16 maggio 2011, agenda ricca di appuntamenti per l'Eurogruppo che si riunisce a Bruxelles per prendere delle decisioni molto delicate sullo stato della crisi dei debiti sovrani e la rosa dei candidati alla presidenza della Bce.

Riunioni importanti e delicate per l'Eurogruppo. Primo punto dell'agenda di oggi è sulla crisi dei debiti sovrani. Crisi che non accenna a diminuire, malgrado gli aiuti fatti nell'ultimo anno in favore di Atene e Dublino. A cui si aggiungono quelli di Lisbona. Ma è soprattutto la recessione economica della Grecia a tenere banco. Il rischio insolvenza è molto di più di una semplice sensazione. Atene non è più in grado di affrontare tutte le prossime scadenze.

Maggio 2011. Ribasso costante dall'inizio del mese per Piazza Affari, che torna a vedere annuvolarsi il cielo greco, archiviando negli ultimi cinque giorni di mercato il Ftse Mib in calo dello 0,86% a 21.764 punti e l'All Share dello 0,82% a 22.491 punti.

L'ipotesi d'uscita dall'euro e le paure di default della Grecia hanno inciso negativamente sui mercati.

Maggio 2011. Dopo svariati tentativi di correzione finalmente i mercati intravedono la luce e iniziano ad essere investiti da una serie di salutari prese di profitto che hanno toccato leggermente l'azionario, ma che hanno portato ribassi importanti nei prezzi delle materie prime.

Hanno influito i timori di un rallentamento della crescita globale: la Cina si sta mostrando sempre più decisa a contenere credito e inflazione, mentre gli utlimi dati provenienti dagli Stati Uniti e della Germania hanno deluso.

Maggio 2011. Cds Credit Default Swaps i contratti di assicurazione contro il rischio di fallimento in seguito a prestiti pubblici o privati.

E' appena finito il mese di aprile e la Commissione Europea guarda con molta preocuppazione la nuove tempeste che potrebbero portare i Cds, ovvero i più minacciosi contratti del settore finanziario.

Aprile 2011. Piazza Affari in calo, il comparto bancario pesa sulla Borsa italiana. A influire alcune notizie negative come i dati della disoccupazione in USA, il taglio del rating dell'Irlanda e l'aggravamento della crisi nucleare in Giappone. Ma è soprattutto l'andamento del comparto bancario ad appensantire il listino.

Aprile 2011. Secondo la Federconsumatori in Italia sono aumentati i costi delle operazioni bancarie rispetto gli altri paesi della comunità europea.
 
Aumenta il differenziale negativo per i consumatori italiani, costi dei mutui e del credito al consumo più alti rispetto le banche europee. Dopo il ribasso nel mese di gennaio, da febbraio la differenza fra i tassi applicati dalle banche italiane rispetto gli istituti europei è salito del 0,45%, mentre il gap fra le banche nazionali e del resto d'Europa è balzato all'1,18%.

Aprile 2011. L'aumento dei tassi in Europa e in Cina si accompagnano ad un mercato anemico, che si riflette nell'incremento delle scorte LME.

Nei metalli, il rame si stà riavvicinando ai massimi assoluti, mosso da una serie di fattori finanziari che vanno dalla forza dell'euro, ormai prossimo a 1,45 contro il dollaro, al ritrovato appetito per il rischio, senza contare che nelle ultime dichiarazioni di Bernanke hanno allontanato i timori di una fine anticipata del programma di Quantitative Easing posto in atto dalla Federal Reserve.

Aprile 2011. Le ultime sedute hanno confemato quanto emerso nel mese scorso, le commodity rimangono su valori elevati, ma il denaro fresco stenta ad affluire, per le ragioni più svariate.

Dalle quotazioni già molto elevate all'incertezza sui prossimi passi della Federal Reserve, alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Quest'ultime, se da un lato spingono al rialzo (107 dollari al barile per il WTI) e le commodity più legate all'energia deprimono l'interesse degli investitori.

Marzo 2011. La crisi del debito portoghese, solo qualche mese fà, avrebbe prodotto forti tensioni sui mercati finanziari, ma dopo i precedenti di Grecia e Irlanda gli operatori sembrano ormai abituati alla crisi.

Perfino l'aggravarsi dell'incidente nucleare in Giappone e l'intervento militare in Libia, sono passati in secondo piano in un contesto che vede ancora molte speranze per una nuova ondata di iniezioni di liquidità negli Stati Uniti e che spera ardentemente nella crescita dei Paesi emergenti. In particolare della Cina, che ci si aspettano grandi cose nei prossimi giorni.

Marzo 2011. Borse mondiali in profondo rosso, banche centrali del G7 in azione per arginare la speculazione al rialzo sullo yen, euro in ascesa e petrolio sopra i 100 $ al barile. Questo è lo tsunami finanziario che si stà abbattendo sui mercati mondiali.

Questi sono stati gli effetti sui mercati del terremoto e della conseguente crisi nucleare che ha sconvolto il Giappone, mentre gli scontri in Libia fanno trattenere il fiato sospeso a operatori e investitori.